Lo scorrere continuo delle Stagioni della Società Filarmonica sono segno della dinamicità creativa del mondo musicale. Artisti, stili esecutivi, tendenze, mode, interpretazioni, costumi, estro personale, tecniche, scoperte storiche si avvicendano continuamente rendendo ogni appuntamento nella Sala di via Verdi sorprendente quanto irripetibile. Il calendario disposto per l’anno 2020 cerca di offrire una sintesi di questo vorticoso, ma ragionato, movimento culturale per soddisfare la fervida curiosità del proprio pubblico. Un pubblico dalle tante identità che cerca allo stesso tempo armonie antiche e sconosciute sonorità, artisti altrettanto differenti nelle loro visioni estetiche.

In sintesi: un’ampia e articolata serie di incontri con l’infinita creatività della musica che la Società Filarmonica di Trento vuole condividere con tutto il suo pubblico.

 Con grande piacere, vigilante attesa ed emozione la Filarmonica di Trento annuncia, da giovedì 17 settembre, la ripresa della “Stagione 2020”, bruscamente interrotta la scorsa primavera.
Saranno rispettate tutte le misure in ottempreranza alla normativa vigente. Il pubblico è quindi pregato di presentarsi con la necessaria
“mascherina”; a disposizione di tutti saranno i “disinfettanti” utili alla sanificazione delle mani. Secondo le nuove norme la Sala di Via Verdi potrà accogliere solo ca. 90 persone. I singoli concerti saranno quindi ripetuti due volte: alle ore: alle ore 18,00 e alle ore 20,30 con  prenotazione anticipata del turno e del posto in sala che sarà numerato.
La ripresa ci ha obbligato ad apportare alcuni cambiamenti nei programmi (necessariamente abbreviati e proposti senza intervallo) e negli artisti. Il risultato finale impreziosisce ulteriormente il calendario originario, ponendo in apertura, ad esempio, uno degli ensemble oggi più acclamati, le Voces8, già accolto da un successo clamoroso nella stagione 2019.
In attesa di rivederci nella nostra Sala, porgiamo a tutti il nostro più affettuoso saluto.

Anche per le prime domeniche del nuovo anno 2020 la Sala della Filarmonica di Trento si trasformerà in una imprevedibile ‘Sala delle meraviglie sonore’. Ogni appuntamento proposto è stato scelto,  infatti, per consegnare al pubblico un’emozione, una melodia inattesa da fissare nella memoria, uno stupore da coltivare nei giorni a seguire. L’apertura è affidata a un quartetto assolutamente inedito di quattro trombonisti dall’energia creativa esplosiva.
Un impulso irrefrenabile e contagioso che il Mascoulisse Quartet
trasmette con sapienza raffinata, ripreso e subito replicato dal quartetto Bellanöva chiamato a esplorare con il linguaggio della modernità le danze e le canzoni delle tradizioni popolari dell’Oltrepò
Pavese. E ancora, sconfinato virtuosismo esecutivo e creativo si ritroverà nelle mani (e nei piedi!) di Simone Vebber (organo) e Alessandro Bianchini (percussioni). Agli appuntamenti seguenti spetta
il compito di ribadire la ricchezza inesauribile della tradizione,  affidata, per esempio, a un talento appena rivelato dal ‘Premio Busoni’, il pianista Emanuil Ivanov alle prese con i meravigliosi Quadri da un’esposizione; o al duo pianistico Giacopuzzi – Wegher con le
brillanti pagine di Caikovski. Immancabile l’omaggio a Beethoven
(250° dalla nascita) chiesto al QuartettOCMantova e al grande camerismo romantico con Valentina Mattiussi (violino) e Tullio Garbari
(pianoforte). A chiudere un trio ancora ricco di potenzialità giovanili
formato da Saverio Gabrielli (violino), Talia Erdal (violoncello)
e Daria Ionkina (pianoforte) e un’autentica meraviglia: il Concerto
per violino in mi min. di Mendelssohn con Teofil Milencovic (violino)
e l’Orchestra i Filarmonici di Trento diretta da Alessandro Arnoldo.