Sinfonia a 6 archi
Ilya Gringolts e Franziska Hölscher violini
Gregor Sigl e Lily Francis viole
Clemens Hagen e Julia Hagen violoncelli
H. Grädener (1844 – 1929)
Quartetto n. 1 in re min. op. 33
Allegro con brio | Adagio non troppo | Scherzo. Allegro molto | Finale. Rondo. Allegretto moderato
J. Brahms (1833 – 1897)
Quintetto n. 1 in Fa magg. op. 88
Allegro non troppo ma con brio | Grave ed appassionato. Allegro vivace. Tempo primo. Presto. Tempo primo | Finale. Allegro energico. Presto
A. Schönberg (1874 – 1951)
Sestetto op. 4 “Verklärte Nacht”
Molto lento. Più mosso. Furioso, appassionato. Molto disteso e lento
In collaborazione con Konzertverein Bozen
Note al programma
Grädener ci ha lasciato due quartetti per archi assolutamente degni di nota. Il primo, Op. 33, risale al 1898. Il tema principale dell’Allegro con brio iniziale è pieno di carattere e ben costruito. Il secondo movimento, Adagio non troppo, sottotitolato “Da suonare come una ballata”, colpisce per il suo sentimento profondo e le calde armonie. Segue un gioioso Scherzo, che presenta due temi accattivanti simili a un valzer. Il finale, Rondo, è ricco di squisite melodie ed è coronato da una lunga ed entusiasmante coda.
Il Quintetto n. 1 op. 88 risale al 1882. L’opera inizia con un tema caldo e folkloristico e procede con un secondo tema più soave che nasce dai toni morbidi delle viole. Il movimento centrale è la combinazione di un tempo lento e di uno scherzo più veloce in sezioni alternate. La sezione del movimento lento nasce da un precedente studio di Brahms sulla sarabanda barocca per pianoforte solo. La sarabanda appare tre volte, ogni volta soggetta a sottili variazioni e termina con una coda morigerata, dal carattere corale. Tra questi tre nodi troviamo due intermezzi caratterizzati da tempi vivaci. Il terzo movimento è un tour de force di magia contrappuntistica in cui Brahms combina fuga e forma sonata in una deliziosa miscela di stili colti e galanti. Un soggetto fugale viene introdotto dalla prima viola e successivamente imitato dal secondo violino, dal primo violino, dalla seconda viola e dai due violoncelli. Il movimento si conclude con un Presto all’unisono dalla vitalità geniale ed energica.
Verklärte Nacht è un’opera in un solo movimento, ispirata a una poesia di Richard Dehmel. Una donna e un uomo camminano di notte nel bosco. La donna confessa la sua gravidanza da un altro uomo e la sua paura di distruggere la relazione con il suo vero amore. L’uomo risponde che non importa, il bimbo sarà loro! Schönberg fu attratto dal poema per la sua attenzione alla natura e per la sua separazione dell’amore e del sesso dalle convenzioni borghesi. Il brano si divide in due parti: la prima riguarda la dichiarazione della donna e la seconda illustra la risposta dell’uomo. L’incipit, silenzioso e immobile, raffigura la fredda luce della luna e la coppia che cammina. La fitta trama di linee melodiche in uno schema armonico che spinge i limiti delle tonalità, crea un cupo umore teutonico, caratteristico della Vienna fin de siècle. Il brano si conclude in modo molto dolce, con il “legno nudo e freddo” dell’apertura trasfigurato in una “notte luminosa”.
Alessandro Arnoldo