Lucienne Renaudin – Vary tromba
Félicien Brut accordéon
The Perfect Match
G. Bizet (1838 – 1875) arr. C. Lehn
Fantaisie sur Carmen
L. Bernstein (1918 – 1990) arr. T. Perrine
Selezione da West Side Story
A. Piazzolla (1921 – 1992) arr. J. Ducros e D. Emorine
Selezione da Maria de Buenos Aires
M. Legrand (1932 – 2019) arr. E. Derbenko
Les Parapluies de Cherbourg (solo accordéon)
R. Méndez (1906 – 1981)
Romance
É. Piaf (1915 – 1963) – M. Monnot (1903 – 1961) – arr. D. Emorine
L’Hymne à l’amour
F. Waksman (1980)
The Perfect Match Suite pour trompette et accordéon
Note al programma
Cosa è l’incontro perfetto? Potremmo chiederlo a Don José, un giovane brigadiere di servizio a Siviglia, la cui vita viene sconvolta fatalmente dall’incontro con Carmen, una bellissima zingara che lo irretisce con il suo fascino; oppure a Tony e Maria, appartenenti a due bande rivali, che scoprono l’amore e sperano così di risolvere i conflitti che separano i Jets dagli Sharks, i giovani americani da quelli portoricani; oppure a María, un’operaia corrotta dall’incontro con il fascinoso tango, vittima dell’odio sociale, ma anche incarnazione di una città che sa sempre rinascere dalle sue ceneri alla conquista della propria libertà. O ancora all’Usignolo di Francia, Édith Piaf, che nel 1948 incontra Marcel Cerdan, pugile cresciuto a Casablanca. Tra i due nasce subito l’amore. Una storia complicata dalle distanze, con lei a cantare sui palchi di tutto il mondo e lui a combattere sui ring. Hymne à l’Amour è ciò che rimane di questa storia, uno dei brani più autobiografici e intensi della cantautrice. Il testo è un vero proprio inno all’amore eterno. Il manifesto di una donna che trova nell’amore stesso la forza per reagire, perché, come recita il verso conclusivo: Dieu reunit ceux qui s’aiment [Dio riunisce coloro che si amano]. Una canzone tutta al femminile, caso raro se si pensa agli anni in cui è stata incisa. Il testo è della Piaf mentre la musica, solenne e a tratti fiabesca, è stata composta da Marguerite Monnot.
Quindi: amore passionale, folle, materno, disilluso, platonico, furtivo o impossibile, l’amore per gli altri, l’amor proprio… una fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti, è la ragion d’essere, la meta delle nostre vite e spesso una questione di combinazione! Anche Fabien Waksman, giovane compositore, confermerà questa “versione dei fatti”, con una suite in stile barocco, ricca di umorismo, virtuosismo e tenerezza, ma non priva di qualche interrogativo: The Perfect Match. La musica di Waksman si confronta con quella di Georges Bizet, Leonard Bernstein, Rafael Mendes, Astor Piazzolla e Michel Legrand per raccontare anche il felice incontro della tromba con la fisarmonica.
Alessandro Arnoldo